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La consumazione delle culture dell’amore fin qui vigenti
tratto da “La storia di Giovanni e Margherita”
Riassumendo, i modi di sentire l’amore tipici del contratto sociale voluto dal potere economico sono basati sulla genitalità, lo strategismo, la prevaricatorietà, il dominare per non essere dominati e l’uso della sessualità per incidere nell’emozionale profondo altrui impedendo l’accesso al proprio.
Problematiche aggravate dal ‘68’: punto di partenza di una società dissoluta ma moralista come prima, non essendo stata quella ‘rivoluzione’ rivolta a liberare la società dalla repressione sessuale, ma a consentire la circolazione delle donne per fini di consumo attraverso l’imposizione della sessualità genitale.
La guerra dei sessi seguita alla rottura dei vecchi schemi ha poi reso l’affidarsi all’altro attraverso le vecchie forme affettive troppo problematico e rischioso.
Ecco così che oggi non si può più provare il tipo di amore che vigeva fino ad alcuni decenni or sono, e le nuove forme emotive\amorose sono ancora incerte e contraddittorie, perché non è chiaro quali regole devono ora vigere nella coppia.
Regole che, usando la dialogicità sessuale e non, saranno mediate attraverso le esperienze dei miliardi di uomini del pianeta, finché si giungerà al nuovo modo di provare l’amore di cui saremo ‘corredati’.
Non prima però che venga sconfitto il signoraggio bancario primario e secondario, vigendo il quale non si può affrontare nessun altro problema (compreso quello, fondamentale, dell’involuzione climatica), essendo il dominio mondiale del potere bancario attraverso il signoraggio la radice delle concezioni vigenti.